domenica 24 febbraio 2013

Torta pere e cioccolato

Stasera siamo a cena a casa di Andrea e di Letizia. Ovviamente mi sono proposta per fare il dolce! Così, qualche giorno fa, ho cominciato a pensare a quale dolce avrei potuto preparare...pensa pensa pensa, eccoci....cioccolato e pere! A mio avviso, il matrimonio tra cioccolato e pere è ottimo in pasticceria e dato che è particolarmente freddo in questi giorni, la cioccolata è perfetta!
 
Ingredienti: 150 gr di cioccolato fondente, 130 gr di farina di riso, 130 gr di burro, 130 gr di zucchero di canna grezzo, 3 uova, una bustina di lievito, tre pere e mezzo bicchiere di aleatico.
 
Fondete il cioccolato con l'aleatico in un bagnomaria tiepido. Quando il cioccolato sarà sciolto completamente, aggiungete lo zucchero, il burro ed i tuorli. Setacciate la farina nel composto, aggiungete il lievito ed infine gli albumi ben montati. Versate il tutto in una tortiera, livellate il bordo e decorate con le pere che avrete già sbucciato e affettato. Cuocete  a 180° per 40 minuti.
 
 
Dato che volevo far assaggiare la torta anche ai miei genitori, ho lasciato un pò di impasto da parte e ho cotto due piccole tortine monodose!
 
All images @ Eleonora Bianchi
 
Questa torta contiene farina di riso, la possono gustare anche gli intolleranti al glutine!
 
 

giovedì 21 febbraio 2013

Il polline

Questa è la mia nuova colazione: spremuta e polline! Il polline è il nutrimento delle api e consente la preparazione della pappa reale per l'ape regina. Le api lo raccolgono sui fiori ed è per questo motivo che si presenta in vari  colori, perchè dipende dai fiori dai quali le api lo hanno raccolto.  Viene utilizzato come ricostituente, perchè è un alimento completo: contiene amminoacidi, proteine, lipidi, carboidrati, zuccheri, vitamine, acidi grassi ed insaturi, sali minerali, enzimi e fattori antibiotici. Tutte queste sostanze rafforzano e nutrono l'organismo, combattono l'affaticamento fisico e psichico, persino alcuni stati di lieve depressione e sono un ottimo antiossidante. Combattono l'inappetenza, l'anoressia, la magrezza, la decalcificazione ossea, allergie, malanni stagionali (raffreddore, febbre, bronchite). Rafforzano il nostro sistema immunitario oltre ad equilibrare la flora batterica. Hanno una funzione antinfiammatoria, combattono l'insufficienza venosa e l'ipertensione.
 
All Images @ Eleonora Bianchi
 
Insomma...un toccasana!
 
 

lunedì 18 febbraio 2013

Quattro quarti

Il 7 febbraio sono stata alla presentazione a Prato del libro "I love Toscana" di Giulia Scarpaleggia(http://it.julskitchen.com/). Sono stata molto felice di conoscerla e finalmente nella stessa occasione ho incontrato Aurelia Bartoletti (http://www.profumincucina.com/). E' stata bello incontrarci e conoscerci, un pomeriggio quasi in famiglia a parlare di ricette, mentre Giulia ci deliziava con i suoi piatti e le sue bellissime immagini! Per l'occasione ci aveva preparato il quattro quarti, nome di cui non avevo mai sentito parlare. Poi, tornata a casa, ho raccontato  a mia madre del bel pomeriggio e ovviamente anche del dolce e scopro che in realtà lo prepariamo già da tempo, solo che la mia mamma lo chiama cake: infatti il suo cake prevede che i quattro ingredienti principali abbiano lo stesso peso! Il quattro quarti sembrerebbe infatti avere origini francesi (come mia madre!), più precisamente bretoni. E' stato poi esportato in Inghilterra dove lo hanno chiamato pound cake. La particolarità di questo dolce, come ci ha raccontato Giulia, è che gli ingredienti devono avere tutti lo stesso peso (ecco perchè quattro quarti) e le uova vanno sempre pesate con il guscio! 
Le mie tre uova biologiche allevate all'aperto pesavano 200 gr! Ho dunque utilizzato 200 gr di zucchero, 200 gr di farina (100 gr di farina bianca e 100 gr di farina di mais) e 200 gr di burro.
Dividete i tuorli dagli albumi. Lasciate ammorbidire a temperatura ambiente il burro. Lavoratelo a crema con lo zucchero. Unite la farina e per finire i tuorli. Sbattete gli albumi a neve che aggiungerete per ultimo all'impasto. Prendete una forma da plumcake, foderatelo di carta da forno e versateci l'impasto. Cuocetelo per 50 minuti a 170°.
E' ottimo a colazione servito con della marmellata. Questa mattina l'ho mangiato con una marmellata fatta in casa di mele, cannella e vaniglia....buonissimo!
Dimenticavo, nell'impasto ho aggiunto mezza tazzina da caffè di vino liquoroso, per l'esattezza un moscato di Pantelleria, ma andrà benissimo anche il vin santo!

All images @ Eleonora Bianchi

 
 

giovedì 14 febbraio 2013

I savoiardi

Vi chiederete perchè faccio ora i savoiardi quando il tiramisù l'ho fatto la settimana scorsa! Avete pienamente ragione. La mia intenzione infatti era di preparare il tiramisù con i savoiardi home made, ma in realtà, dopo il lavoro, la stanchezza, una cosa ed un'altra....sono riuscita a preparare solo il tiramisù...i savoiardi li ho comprati al supermercato! Ma eccoli qua finalmente! Sono veloci da preparare e molto buoni....anzi buonissimi, parola di mio nipote!
 
Ingredienti: 3 uova, 70 gr di farina e 70 gr di zucchero.
 
Dividete gli albumi dai tuorli. Montate a neve gli albumi, quando saranno ben gonfi, unite lo zucchero continuando a montare con le fruste elettriche. Sbattete i tuorli, uniteli agli albumi ed infine, delicatamente, la farina. Prendete la sac-à-poche ed un beccuccio 10. Riempitela e formate dei bastoncini, spolverizzateli di zucchero a velo ed infornate a 180° per 10/15 minuti. Lasciateli raffreddare e conservateli in un barattolo ermetico.

All images @ Eleonora Bianchi
 

mercoledì 13 febbraio 2013

Lisboa, Pessoa e la leite creme

Tornata da pochissime ore da Lisbona, trepidavo dalla voglia di raccontarvi della mia mini-vacanza in Portogallo. Ci siamo recati a Lisbona per due giorni per motivi di lavoro, nonostante ciò siamo riusciti a visitarla anche se di corsa. Lisbona ha un fascino molto particolare, allo stesso tempo degradata ed affascinante come lo sono spesso le città di mare, comprese le nostre. Lisbona come Roma, è stata costruita su sette colli dai quali si può godere di bellissimi panorami, soprattutto se sono quelli che si affacciano sull'Oceano. E' una città povera come lo è la gente che vi vive: un portoghese guadagna meno di un lavoratore italiano part-time. Il redditto pro-capite è infatti molto basso, il Portogallo risulta così ultimo nella lista dell'economia dei paesi europei.  Nonostante questo, abbiamo incontrato persone molto cordiali ed ospitali ma la malinconia e la sfiducia è evidente.  
Stupendi i palazzi e le chiese le cui facciate sono ricoperte con la tipica piastrella dipinta a mano che donano a questi edifici un aspetto molto particolare, soprattutto quando il sole vi si riflette e dona loro una luce intensa. Il clima in Portogallo è stato dalla nostra parte:  abbiamo infatti lasciato un'Italia sommersa dal gelo per trovare temperature molto miti e calde che hanno raggiunto ben 13°! 
Per quanto riguarda la cucina (non potevo non assaggiare le loro specialità!) non mi sono fatta mancare il tipico bacalhau cucinato in diversi modi (grigliato, à braz, ecc.) ed un dolce a base di latte, la leite creme che ho assaggiato nel ristorante dove si recava Pessoa tutti i giorni in pausa pranzo, il ristorante Pessoa appunto, in Rua dos douadores. La ricetta della crema al latte che segue mi è stata data direttamente da una Signora portoghese!
 
Leite creme
Ingredienti: 1 lt di latte, 150 gr di zucchero, 20 gr di maizena e 4 uova. Mescolare farina e zucchero insieme. Scaldare il latte a bagnomaria. Quando comincia a scaldarsi, unire zucchero, farina ed in seguito le uova. Continuare a girare finchè non diventa densa. Spengere il fuoco. Mettere il composto in una pirofila da forno (o in cocottes monodose) e cuocere in forno a 180° per 30 minuti. La ricetta originale prevede che sia cotta in un forno a legna e prima di servirla caramellata con dello zucchero, come nell'immagine.
 
 
 Questo è un particolare del Restaurante Pessoa: vi consiglio una sosta per pranzo in questa "tasca", vale a dire trattoria. Qui si incontrano uomini d'affare portoghesi, vi si respira un'atmosfera d'altri tempi. La cucina è ottima ed i prezzi contenuti.


Questo è l'ingresso di una tipica pasticceria portoghese. I dolci portoghesi sono molto buoni, vi consiglio di assaggiare le pasteis de nata, una tartelette con una base di pasta sfoglia friabilissima farcita con una crema.....ottima per colazione!


Lunedì mattina abbiamo fatto una visita nel giardino botanico tropicale di Lisbona. Si trova nel quartiere di Belém. In fondo al giardino c'è un'antica serra, edificio per il quale ho una passione, in realtà ho una passione per i giardini botanici in generale! Quando sono in una capitale europea non mi faccio mai scappare una visita in questi giardini.


Questo è un caffè che abbiamo scoperto per caso, si trovava vicino al nostro albergo e ci abbiamo fatto delle ottime colazioni. E' arredato con poltrone di pelle che ricordano quelle classiche capitonnée e con sedie tutte diverse l'una dall'altra. Le pareti ospitano mostre fotografiche....un ambiente molto accogliente!

 All images @ Eleonora Bianchi

sabato 9 febbraio 2013

Il tiramisù con le uova cotte

In questi giorni raccontavo di voler fare il tiramisù con le uova cotte ed ho visto le persone fare una strana espressione...secondo me hanno pensato alle uova sode! In effetti, se uno non conosce il procedimento per cuocere gli albumi e i tuorli, pensa che siano sode sul serio! Invece c'è ed esiste, serve a preparare un tiramisù davvero buono dove ovviamente non senti il sapore delle uova crude. E si, perchè in giro ci sono tanti tiramisù, ma a me non mi hanno mai convinto fino in fondo. Allora ho imparato ad uno dei corsi di pasticceria che ho fatto, precisamente a quello sui dolci al cucchiaio, a preparare il tiramisù con le uova cotte. Il tempo che occorre a prepararlo è un pò più lungo, ma ne vale la pena!
 
Ingredienti: 500 gr di mascarpone, 4 tuorli e 4 albumi, Per preparare la pâte à bombe (procedimento per cuocere i tuorli), occorrono 20 gr di zucchero di canna, 100 gr di zucchero a velo e 40 gr di acqua.
Per la meringa all'italiana 20 gr di zucchero, 150 gr di zucchero a velo e 70 gr di acqua.
Caffè, savoiardi e cacao amaro.
 
La pâte à bombe:
Lavorate con una frusta elettrica i 4 tuorli con lo zucchero di canna, nel frattempo preparate uno sciroppo, sciogliete nell'acqua lo zucchero a velo, mettete a cuocere a fuoco lento, dal momento che bolle, aspettate circa 5 minuti e versate a filo nei tuorli diminuendo la velocità delle fruste al minimo.
 
La meringa all'italiana:
Lavorate sempre con le fruste gli albumi, quando saranno ben montati, versateci lo zucchero di canna. Montate ancora a lungo. Preparate il solito sciroppo di zucchero ed acqua, facendo attenzione che lo zucchero a velo si sciolga completamente, perchè potrebbe caramellare gli albumi. Gli albumi vengono cotti ad una temperatura di 110°, dunque lo sciroppo raggiunge questa temperatura circa 5 minuti dopo l'ebollizione. Abbassate al minimo la velocità delle fruste e versate lo sciroppo molto lentamente. Continuate a montare almeno per 7 minuti aumentando la velocità.
 
Prendete il mascarpone, lavoratelo a crema, uniteci la pâte à bombe ed in seguito la meringa all'italiana. Preparate una bella caffettiera di caffè. Prendete una pirofila grande. Inzuppate nel caffè i savoiardi e fateci uno strato, coprite con la crema al mascarpone, ripetendo un'altra volta con uno strato di biscotti ed uno di crema. Spolverizzate con cacao amaro. Lasciate riposare per una notte o una giornata in frigo.
 
 All images @ Eleonora Bianchi